L' indice di massa corporea

29.04.2018

L'indice di massa corporea (spesso sintetizzato nella sigla BMI ovvero body mass index) è solitamente il primo, sommario metodo di indagine antropometrica volto a determinare se il peso di un individuo rientra in una situazione ottimale o si discosta per eccesso o per difetto da questa situazione. 

L'indice di massa corporea indica inoltre quello che è il fattore di rischio che può rappresentare il peso stesso per la propria salute, rischio che aumenta man mano che l'indice di massa corporea ottenuto si allontana dal range che indica una situazione ottimale. 

Misurati peso e statura dell'individuo, l'indice di massa corporea si ottiene dal rapporto tra il peso espresso in kg e la statura espressa in metri ed elevata al quadrato.

BMI= peso in kg/(statura in metri)^2.

L'indice ottenuto, è da confrontare con quanto segue:

BMI >18 : situazione di sottopeso                                                                        BMI >18.1 <25 : situazione di peso ottimale                                                      BMI >25.1 <30 : situazione di sovrappeso                                                          BMI >30.1 <40 : situazione di obesità                                                                BMI >40 : situazione di obesità grave

Sebbene l'indice di massa corporea può essere ritenuto un primo, valido ma sommario metodo di indagine antropometrica per una vasta porzione di popolazione, va chiarito che questo non consente  valutazioni in merito alla composizione corporea del soggetto. 

Da quanto sopra citato, nasce un limite per l'applicazione di questo metodo di valutazione su soggetti sportivi e in particolar modo soggetti che praticano bodybuidling: l'indice di massa corporea in uno di questi soggetti, potrebbe indicare una situazione di sovrappeso o addirittura una situazione di obesità, malgrado la massa grassa sia rappresentata da una percentuale estremamente bassa o bassa indicando quindi una "falsa" situazione di sovrappeso o obesità.                                                                                          Per una più precisa valutazione antropometrica, sarebbe quindi inoltre utile soprattutto nella valutazione di atleti professionisti, misurare la composizione corporea attraverso metodi quali la plicometria e la bioimpedenziometria. 







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